Bere un bicchiere d’acqua. Non è solo per sete.

bere un bicchiere d'acqua

Tra il serio e il faceto, ecco 6 inverosimili motivi per chiudere con l’acqua. Bere un bicchiere d’acqua è importante e l’ironia può aiutare a capirlo meglio.


Hai deciso di dire addio all’acqua e ne sei fermamente convinto? Ricorda che bere un bicchiere d’acqua è importante. In barba a quanto suggeriscono i medici, incurante di ciò che il tuo corpo cerca inutilmente di farti capire, porti avanti con convinzione questa decisione. Si tratta di una scelta alquanto discutibile, ma è la tua e in quanto tale la difendi a spada tratta.

E mentre continui a sfidare la biologia e le sue granitiche leggi, Intorno a te è tutto un turbinio di azioni, emozioni e pensieri. C’è tua moglie che, angosciata, condisce ogni piatto con una quantità inverosimile di sale, sperando così di stuzzicare la tua sete. C’è tua figlia, che ti lancia sguardi colmi di curiosità pensando che potresti essere un ottimo soggetto per la sua ricerca di scienze dedicata ai danni da disidratazione. 

Ci sono i tuoi amici storici, che hanno iniziato a raccogliere scommesse su di te. E il bello è che non si domandano quando tornerai a bere un bicchiere d’acqua, nossignore. Ti conoscono, sanno che sei uno che non molla facilmente, che sei un osso duro. Per questo hanno deciso di puntare qualche euro sul momento esatto in cui mollerai.

E poi ci sei tu, che non ti fai distrarre da nulla di tutto ciò e tiri dritto lungo l’autostrada dell’arsura. Non noti nessuna delle persone accanto a te né avverti la sete, perché sei totalmente concentrato nel ricapitolare i motivi per cui hai smesso di bere. Ora vuoi ricordarli, ma senza dirli in giro: Nessuno ne capirebbe il valore, tutti li etichetterebbero sbrigativamente come futili. D’altronde, si sa che il genio è spesso incompreso.

Sta per finire, ma devi bere un bicchiere d’acqua e non vuoi comprarla

Ti sei concesso un raro pomeriggio di relax. Non devi lavorare, hai casa libera e quindi puoi metterti davanti al televisore in santa pace. Il divano è pronto ad accoglierti, la tua serie preferita sta per iniziare, manca soltanto da bere un bicchiere d’acqua fresca con cui mettere a tacere la tua sete. Con passo vivace ti dirigi versi la cucina, dove noti che c’è soltanto mezza bottiglia d’acqua e nulla più. Se berrai quel poco, sai che poi ti toccherà andare a comprarne altra. I tuoi familiari stanno per tornare, se dovessero restare a secco se la prenderebbero con te.

Se ti disseterai, sai che poi dovresti cambiarti e uscire di casa? Rischi di incontrare il tuo noioso vicino pronto ad attaccare bottone e a spifferarti tutte le news del condominio. E non è finita qui, perché c’è da considerare la fila alla cassa del supermercato e il tragitto di ritorno verso casa, compiuto arrancando mentre trascini la pesante confezione.

bere un bicchiere d'acqua

Un lavoro immane, perbacco. Non puoi chiedere così tanto al tuo fisico. Quello che doveva essere un pomeriggio di relax si sta trasformando in un incubo che fa passare la sete. Ti convinci che sei più forte del desiderio di bere, che puoi dominare le richieste del tuo corpo e torni sul divano. “Chi ha detto che la disidratazione fa male non ha mai fatto spesa d’acqua sotto al sole”, dici a te stesso con un sorriso sornione. 

C’è soltanto acqua calda, ma tu la vuoi fredda

Sì ok, i medici hanno ragione a dire che bere fa bene. Questo l’abbiamo capito tutti, non foss’altro perché lo sentiamo ripetere in TV e lo leggiamo e rileggiamo su riviste e giornali. Però, diciamoci la verità, una sorsata fresca è molto più appagante di una calda. Anche tu la pensi così, ed è per questo motivo che bevi soltanto acqua fredda. Peccato che a casa tua non siano d’accordo; ci sono i salutisti, convinti che una bevuta a temperatura ambiente sia più salutare e ci sono i pigri, che amano l’acqua fredda ma non si entusiasmano all’idea di mettere le bottiglie in frigo.

Gli uni e gli altri si sono coalizzati contro di te. Tu, che per la tua gola vuoi temperature quasi glaciali, non puoi permettere tutto ciò. È uno schiaffo alle tue certezze, una mortificazione delle tue convinzioni che non puoi affatto accettare. A casa tua c’è soltanto acqua calda? Benone, tu hai pronta la soluzione: smettere di bere. Prima o poi i tuoi familiari si preoccuperanno e ti offriranno un buon bicchiere servito alla tua temperatura preferita. Nel frattempo, tu non bevi, convinto che la spunterai.

L’acqua è solo liscia, ma tu vuoi bere un bicchiere d’acqua frizzante

Vuoi bere un bicchiere d’acqua, con bollicine, soltanto e sempre bollicine. Fosse per te, le vorresti anche mentre ti lavi. Beh, se proprio non possono sgorgare dalla doccia, che almeno vengano fuori dal rubinetto della cucina. Molti direbbero che sei un rompiscatole, ma non è così. Il fatto è che non ti sfiora neppure l’idea di bere acqua liscia, roba che consideri da dilettanti della degustazione. L’unico modo per far sì che una sorsata ti risulti soddisfacente è che il tuo palato venga solleticato dalla frizzantezza.

E poi, tu hai un sogno: fluttuare nell’aria come Fantozzi. Poco importa se non hai un megadirettore da accompagnare al casino; tu vuoi rimpinzarti di qualcosa molto simile alla “terribile acqua Bertier”, senza però i suoi effetti collaterali. Ami l’acqua frizzante e consideri il ragionier Fantozzi un mito, ma mai e poi mai ti abbandoneresti a qualcosa di simile al suo memorabile rutto. Almeno non in presenza di tua moglie e di tua suocera. Per te l’acqua frizzante è un piacere, nonché la tua unica fonte di idratazione; se manca, allora vuol dire che farai tranquillamente a meno di bere.

Hai paura che il calcare faccia male

Hai sentito dire che il calcare è dannoso. Te ne hanno dato conferma in ufficio e in palestra, dal barbiere e al supermercato. Senza dimenticare gli allarmismi della pubblicità. Poco importa se le cose non stanno esattamente così, perché tutto questo ha fatto scattare qualcosa nella tua mente Sei preoccupato e nulla potrà farti cambiare idea. Ci si potrebbe sgolare invano nel tentativo di farti capire che il calcare non fa male alla salute, ma sarebbe fiato sprecato.

Non vuoi sentire ragioni. Sei atterrito, spaventato all’idea dei calcoli renali e delle loro conseguenze. Come un bambino sta lontano dal buio, tu stai alla larga dal rubinetto, che vedi come fonte di tutti i malanni che attanagliano l’umanità. La tua paura è tale che hai smesso di bere, convinto che questa sia una soluzione senza conseguenze. Anzi, probabilmente sai che esse esistono ma preferisci questa illusione allo spauracchio dei calcoli renali.

Una volta è uscita acqua sporca dal rubinetto

Apri il rubinetto della cucina e riempi il bicchiere. A te non sfugge niente: Quell’acqua è gialla! Ti fermi un attimo, perché ti sembra strano. Hai sempre saputo che l’acqua è inodore e incolore. Indaghi meglio e scopri che le certezze acquisite dai tempi della scuola, quelle che la tua instancabile professoressa di scienze tanto ha faticato per inculcarti, devono essere riviste. Ora sei sbigottito, ma non è ancora finita.

Cerchi di capire a cosa sia dovuto quel colore, quando noti che quel liquido, oltre ad avere un colore sospetta, puzza pure! Questo è davvero troppo, non puoi tollerarlo. Getti l’acqua, riponi il bicchiere e dai vita a un nuovo te: quello che non berrà mai più un sorso d’acqua sporca e maleodorante. Meglio la disidratazione e tutti i suoi effetti che ingerire qualcosa di così intollerabilmente disgustoso.

Hai fatto tua la battaglia ecologista

Hai sempre avuto una particolare sensibilità verso il tema ecologista. Anni fa, la tua preoccupazione era il buco dell’ozono e perciò hai smesso di utilizzare la lacca. Poi i capelli ti hanno salutato, e così hai pensato che non avresti dovuto più preoccuparti di danneggiare la salute. Ci hai messo poco a capire che non sarebbe andata così; dopo il buco dell’ozono è stato il turno del riscaldamento globale, che ti ha indotto a ridurre le emissioni di anidride carbonica dicendo addio all’auto e preferendo scorrazzare in monopattino.

Ora, dopo che sei venuto a conoscenza dell’inquinamento marino dovuto alla plastica, non puoi far altro che smettere di bere. Preferisci essere cronicamente assetato piuttosto che avere sulla coscienza l’intero ecosistema dei nostri oceani. Salivazione azzerata, mal di testa, tachicardia e tutti gli altri effetti della disidratazione non ti faranno cambiare idea: se bere vuol dire incentivare il consumo di plastica, meglio decidere di chiudere con l’acqua. Dopo 30 minuti di “rivoluzione”, puoi dirlo con orgoglio: La morte non ti fa affatto spavento, perché è a impatto zero.