Ognuno di noi, almeno una volta nella vita, avrà utilizzato l’espressione “Facile come bere un bicchier d’acqua”. Si tratta di una frase perfetta per dare risalto al concetto di semplicità, che proprio nell’atto di sorseggiare trova una delle sue migliori rappresentazioni. Nessun dubbio sul gesto in sé, né sulla comodità e rapidità con cui – nei paesi economicamente avanzati – è possibile compierlo. Qualche titubanza può sorgere laddove ci si interroghi circa la qualità dell’acqua a nostra disposizione. Se infatti iniziamo a pensare a cosa ci sia nel nostro bicchiere, a quale sia la qualità del liquido in esso contenuto, ecco allora che bere dell’acqua, magari acqua addolcita, può essere un po’ più difficile. Difficoltà che però può essere rapidamente archiviata grazie alla consapevolezza, che sgombra il campo da ogni incertezza.
Perché l’acqua addolcita è utile
Tra le tante incertezze, una delle più fastidiose riguarda l’acqua addolcita: è nociva alla nostra salute? Per rispondere alla domanda è necessario capire innanzitutto di cosa si sta parlando. Ovviamente non si fa riferimento all’aggiunta di sostanze dolcificanti, bensì a un trattamento che prevede la riduzione dei bicarbonati e del magnesio disciolti nell’acqua e responsabili della formazioni di incrostazioni calcaree all’interno delle tubature, delle caldaie e degli elettrodomestici. Tale trattamento è svolto dall’addolcitore, uno strumento destinato sia all’uso domestico che a quello professionale, che è composto da:
- Un cabinato al cui interno vi sono acqua e sale;
- Un filtro;
- Una bombola dotata di resine scambiatrici.
Attraversando tali resine, l’acqua perde gli ioni di calcio e magnesio e acquisisce quelli di sodio. In tal modo essa diviene meno dura, si addolcisce, e pertanto risulta essere meno idonea alla formazione di calcare, i cui accumuli sono deleteri in termini di sprechi ed efficienza energetica. L’addolcitore a scambio ionico è per la legge il dispositivo più indicato per ridurre la durezza dell’acqua. L’acqua addolcita, insomma, garantisce
- Una lunga vita agli elettrodomestici;
- Un sistema di riscaldamento più efficiente, riducendo i depositi di calcare all’interno delle tubature;
- Biancheria non infeltrita e meno sottoposta all’usura del lavaggio;
- Eliminazione di detersivi anticalcare.

Non fa male, ma….
L’addolcitore è quindi indicato per prolungare la vita di caldaie, lavatrici, lavastoviglie e impianti idrici. Lo stesso effetto è garantito all’uomo? Qui è opportuno fare un chiarimento, sfatando il mito del calcare come responsabile di fastidi ai reni. In realtà, il carbonato di calcio non è nocivo se esso rientra nei parametri fissati dalla legge in tema di potabilità dell’acqua. Ciò non vuol dire che il pericolo non sussita, bensì che è circoscritto ai soli casi di eccessiva durezza, come tali intesi quelli superiori ai 50° F (gradi francesi). Risolta la questione calcare, resta da capire se l’addolcitore possa dare beneficio anche agli uomini oltre che agli elettrodomestici. A riguardo, bisogna fare alcune precisazioni:
- Un’acqua addolcita non è di per sé depurata: diminuzione della percentuale calcarea e purezza sono due questioni distinte. Sebbene resa meno dura, l’acqua può ciononostante contenere sostanze pericolose, essendo la depurazione una funzione assicurata dal purificatore;
- Le sostanze disciolte nell’acqua sono fondamentali per il benessere: il calcare non è altro che una combinazione di calcio e magnesio sedimentati. Ma siamo sicuri che eliminare (o diminuire) questi elementi dai nostri bicchieri sia una scelta corretta?
In effetti qualche sospetto può sorgere, considerando l’importanza che queste sostanze hanno in una dieta che voglia dirsi equilibrata.

Magnesio e calcio occorrono all’uomo
Assodato che un’acqua eccessivamente dura può causare la “renella”, vanno però anche precisati quali possono essere i rischi di una carenza di magnesio e calcio. Il primo è fondamentale per assicurare benessere sia fisico che mentale. Un deficit di magnesio comporta infatti un calo dei livelli di potassio nel sangue, che si traducono in spasmi, convulsioni, crampi e in una generalizzata sensazione di stanchezza. A tali sintomi, si può talvolta associare anche un peggioramento dell’umore. Inoltre, un’acqua ricca di magnesio è consigliata ai soggetti affetti da ipertensione, data la capacità vasodilatatoria riconosciuta a tale minerale.
Non da meno sono i benefici garantiti dal calcio, indispensabile per avere ossa e denti forti, per garantire una corretta funzionalità dei muscoli e per favorire la coagulazione sanguigna. Inoltre, un’acqua ricca di calcio è consigliata alle donne in gravidanza, ai bambini e a chi soffre di osteoporosi.
Soluzione per bere acqua addolcita in tranquillità
Non è irrealizzabile il duplice intento di salvaguardare la salute degli elettrodomestici e, allo stesso tempo, di disporre di un’acqua nutriente per sé e per i propri cari. Il doppio beneficio può essere ottenuto già in sede di installazione dell’addolcitore. Tutto sta nel rivolgersi a professionisti del settore che – impostando in maniera adeguata i filtri dell’impianto – assicureranno la disponibilità di un’acqua sì dolce, ma anche apprezzabile dal punto di vista nutritivo. Un’altra soluzione possibile – attuabile sempre affidandosi a personale specializzato – prevede l’installazione di due linee: una dedicata all’acqua non trattata – o, se si vuole, purificata – e destinata al consumo alimentare; l’altra sottoposta ad addolcimento e utilizzata per il funzionamento degli impianti idrici e delle apparecchiature, sia in ambito casalingo che aziendale. Facile come bere un bicchier d’acqua, no?
