Sulla funzionalità e utilità di un depuratore d’acqua non ci sono dubbi. Resta però da capire se sia meglio comprarlo, sfruttando il bonus idrico, o ricorrere al comodato d’uso.
In generale, prima di acquistare un bene, e mettere mano al portafoglio, si ha l’esigenza, più che legittima, di comprendere fino in fondo cosa si sta comprando, e a quali condizioni. Nel caso in cui, attorno al bene che intendiamo far nostro, si distende una coltre di termini che appaiono nebulosi, perché non di immediata comprensione. Ciò può capitare anche con riferimento agli impianti idrici, la cui conoscenza risulta determinante per capire quale sia il più adatto alle proprie esigenze, siano esse familiari o lavorative. Si pensi – per esempio – al depuratore d’acqua ad uso domestico, in particolare a un dubbio che ruota attorno a esso: meglio usufruire del comodato d’uso o del bonus idrico?
Cos’è il depuratore d’acqua
Proprio perché la chiarezza è fondamentale, prima di rispondere al quesito è opportuno capire di cosa si sta parlando. I depuratori d’acqua a uso domestico (anche detti purificatori) sono dispositivi di dimensioni ridotte (misure standard: 43 x 35 x 10 cm) la cui funzione è quella di privare l’acqua di tutte quelle fastidiose impurità, rendendola così più nutriente e gustosa.
A questa funzione, già di per sé molto apprezzabile, se ne aggiungono altre. Una volta che il tecnico avrà installato il dispositivo, sarà infatti possibile tararlo in modo da scegliere il residuo fisso dell’acqua. Inoltre, si potranno aggiungere espansioni per gasare l’acqua e/o refrigerarla. Dunque si tratta di un impianto modulare che – con le necessarie funzioni aggiuntive – può inglobare anche i vantaggi di un frigogasatore.
Purificatore in comodato d’uso
Ancora, resta da capire come fare per accaparrarsi un depuratore d’acqua, impianto – come appena visto – di notevole importanza sia tra le mura domestiche che all’interno di un’impresa, specie se di ristorazione. Una delle strade percorribili è quella del comodato d’uso, contratto grazie al quale potrai godere di tutti i benefici del purificatore, senza doverne sopportare le spese d’acquisto.
Una soluzione dunque molto conveniente, perché non solo evita di dover intaccare il conto in banca, ma anche perché prevede una spesa mensile decisamente alla portata. Optando per il comodato d’uso, potrai infatti gestire serenamente il tuo budget senza doverti preoccupare di sborsare somme da capogiro. Ciò perché il contratto prevede un canone mensile accessibile (si parte da un minimo di € 40), grazie al quale potrai far bere alla tua famiglia un’acqua di qualità.
Altri vantaggi di un depuratore d’acqua
Il comodato può definirsi una soluzione “all inclusive”, in grado di garantire più di un beneficio. Non soltanto quello economico, di cui si è appena detto, ma anche quello manutentivo. Scegliendo un depuratore d’acqua in comodato d’uso, avrai diritto alla manutenzione inclusa nel prezzo. Periodicamente (di solito ogni sei mesi), un tecnico della ditta incaricata verrà a casa tua per verificare che l’impianto funzioni a dovere e provvedendo, laddove necessario, a sostituire a costo zero i filtri.
E se l’impianto fa le bizze all’improvviso? Nessun problema neanche in questo caso. Ti basterà contattare l’azienda che ha installato il depuratore, per far sì che, in tempi ragionevoli, il problema venga risolto e tu e la tua famiglia possiate tornare a gustare sorsate d’acqua dissetanti e salutari.
Bonus idrico per un depuratore d’acqua
Prorogato anche per l’intero anno 2023, il bonus idrico assicura un risparmio importante, nella forma del credito d’imposta. Tale sgravio fiscale interessa i sistemi di filtraggio, di mineralizzazione e raffreddamento industriale (quindi anche i depuratori), sia a uso domestico che industriale. Più specificamente, esso è riconosciuto a:
- Persone fisiche;
- Imprese;
- Artigiani e professionisti;
- Enti non commerciali.
Come già accennato, il bonus si concretizza in un credito d’imposta pari al 50% della spesa sostenuta, fino a un massimo di € 1000 per le persone fisiche (in relazione a ciascun immobile) e di € 5000 per le imprese.
Vantaggi
Non essendo legato all’indicatore ISEE, il bonus idrico è un’agevolazione garantita a tutti. A rendere più o meno vantaggiosa la proposta è però – come spesso accade – la disponibilità economica dei singoli. Tutto sta, infatti, nel capire quale sia la possibilità di spesa di ogni famiglia. In ogni caso, quest’agevolazione fiscale può apparire più opportuna per chi ha la possibilità di immobilizzare ingenti capitali senza che ciò pregiudichi il budget familiare, sapendo che il sacrificio sarà ripagato con uno sconto in sede di pagamento dei tributi.
Bonus o comodato, quale scegliere?
Rispondere a priori, significherebbe tradire il concetto di chiarezza. Esteso a tale quesito, esso richiede un’analisi preventiva delle proprie possibilità economiche, così da capire – conti alla mano – se convenga optare per il comodato d’uso o per il bonus fiscale. Pertanto, la risposta non può essere univoca, bensì adattata ai singoli casi. Quel che si può dire con certezza è che, a prescindere dalla scelta, dotarsi di un depuratore significa godere di vantaggi sia immediati che di breve – lungo periodo.
Il beneficio immediatamente riscontrabile è relativo alla qualità dell’acqua che, privata delle impurità, risulterà più allettante. A questo, si aggiunge la comodità di non dover più trasportare confezioni d’acqua fin dentro casa, né di dover cercare spazio in cui sistemarle. Inoltre, se deciderai di aggiungere la funzione di frigogasatura al tuo depuratore, avrai a disposizione un impianto che ti permetterà di risparmiare quell’elettricità necessaria al raffreddamento delle bottiglie.
Senza poi dimenticare che questa scelta ha una portata di più ampio respiro. Dire addio alla plastica, rinunciare alla corrente richiesta per rinfrescare l’acqua, significa contribuire a ridurre l’inquinamento.
Un atteggiamento virtuoso, che aggiungerà ulteriore soddisfazione alla tua sorsata d’acqua.