L’acqua potabile è un bene prezioso e fondamentale per la vita umana. Tuttavia, spesso si parla di contaminanti e di sostanze chimiche presenti nell’acqua che beviamo ogni giorno. Tra queste, il cloro nell’acqua è uno dei più discussi e controversi.
In questo articolo, esploreremo in modo semplice e dettagliato cosa è il cloro. Perché viene aggiunto il cloro all’acqua potabile, quali sono i benefici e i rischi associati alla sua presenza? Come garantire che l’acqua che beviamo sia sicura e salutare.
Cos’è il cloro e perché viene aggiunto all’acqua potabile?
Il cloro è un elemento chimico con simbolo Cl e numero atomico 17.
Si tratta di un elemento molto reattivo, appartenente alla famiglia degli alogeni, ed è noto soprattutto per le sue proprietà disinfettanti.

Perché viene aggiunto il cloro all’acqua potabile?
Il motivo principale è la sua capacità di uccidere batteri, virus e altri microrganismi che possono essere presenti nell’acqua. La contaminazione microbiologica rappresenta uno dei rischi più gravi per la salute umana e il trattamento con il cloro è uno dei metodi più efficaci e semplici per garantire che l’acqua sia sicura da bere.
La storia dell’uso del cloro nell’acqua potabile
L’uso del cloro nell’acqua per la disinfezione risale agli inizi del XX secolo. La prima applicazione ufficiale risale al 1908 a Jersey City, negli Stati Uniti. Lì si iniziò a utilizzare il cloro per il trattamento dell’acqua potabile.
Da allora, questa pratica si è diffusa in tutto il mondo, contribuendo in modo significativo alla riduzione delle malattie di origine idrica, come il colera, la dissenteria e altre infezioni batteriche.
Come avviene il trattamento dell’acqua con il cloro?
Il processo di trattamento dell’acqua potabile con il cloro prevede generalmente queste fasi:
1. Pre-trattamento: rimozione di particelle solide, sedimenti e altri contaminanti fisici.
2. Disinfezione: aggiunta di una quantità controllata di cloro, sotto forma di gas (cloro gassoso), composti liquidi (ipoclorito di sodio o ipoclorito di calcio) o solidi (diossido di cloro).
3. Controllo e monitoraggio: verifiche periodiche della concentrazione dei residui di cloro nell’acqua per assicurarsi che sia sufficiente a garantire la disinfezione senza superare i limiti di sicurezza.
4. Distribuzione: l’acqua trattata viene distribuita attraverso le reti idriche pubbliche o private.

Qual è la concentrazione di cloro nell’acqua potabile?
La quantità presente di cloro nell’acqua potabile varia a seconda delle normative di ciascun paese e delle esigenze di disinfezione. In generale, le linee guida internazionali raccomandano che il livello di cloro residuo nell’acqua non superi i 0,5 mg/L (milligrammi per litro).
Ciò garantisce sicurezza senza alterare il gusto e l’odore dell’acqua.
In Italia, il decreto legislativo 31/2001 stabilisce che la concentrazione di cloro libero residuo nell’acqua potabile deve essere compresa tra 0,2 e 0,5 mg/L. Questi valori sono scelti per garantire l’efficacia della disinfezione e minimizzare eventuali rischi per la salute.
Benefici dell’uso del cloro nell’acqua potabile
L’aggiunta di cloro nell’acqua ha portato a numerosi vantaggi per la salute pubblica:
– Prevenzione delle malattie di origine idrica: il cloro elimina batteri, virus e protozoi che possono provocare malattie come colera, dissenteria, febbre tifoide, e altre infezioni gastrointestinali.
– Riduzione delle epidemie: grazie al trattamento con il cloro, molte epidemie di malattie infettive legate all’acqua sono state evitate.
– Miglioramento della qualità dell’acqua: il cloro aiuta anche a prevenire la crescita di batteri e alghe nelle reti di distribuzione, mantenendo l’acqua più pulita e più lunga nel tempo.
– Costi contenuti: rispetto ad altri metodi di disinfezione, come la filtrazione avanzata o la sterilizzazione con raggi UV, il trattamento con il cloro è più economico e facile da applicare su larga scala.
Rischi e controindicazioni dell’uso del cloro nell’acqua potabile
Nonostante i benefici, l’uso del cloro nell’acqua potabile presenta anche alcuni rischi e controindicazioni, soprattutto se il livello di concentrazione supera i limiti raccomandati o se l’acqua viene conservata per periodi molto lunghi.
Effetti del cloro sulla salute
– Gusto e odore sgradevoli: il cloro può conferire all’acqua un sapore e un odore di cloro, che molte persone trovano sgradevoli.
– Formazione di sottoprodotti chimici: il cloro può reagire con componenti organiche presenti nell’acqua formando sostanze chiamate sottoprodotti della disinfezione, come i trialometani (THMs) e gli acidi haloacetici. Questi composti sono stati associati a problemi di salute, tra cui un possibile aumento del rischio di alcuni tumori.
– Effetti sulla pelle e sui capelli: l’acqua troppo ricca di cloro può causare secchezza della pelle e dei capelli, specialmente con esposizioni frequenti.
Rischi ambientali
– Impatto sugli ecosistemi: il cloro può essere nocivo anche per l’ambiente, specialmente quando l’acqua contaminata viene scaricata nell’ambiente senza un adeguato trattamento.

Come ridurre l’esposizione al cloro nell’acqua potabile?
Se desideri ridurre l’assunzione di cloro o migliorare il gusto dell’acqua potabile, ci sono diverse soluzioni:
– Filtri a carbone attivo: sono molto efficaci nell’eliminare il cloro e i suoi sottoprodotti, migliorando gusto e odore.
– Lasciare l’acqua a riposo: lasciando l’acqua in una brocca aperta per 15-30 minuti, si permette al cloro di evaporare.
– Utilizzare sistemi di disinfezione alternativi: come filtri UV o ozono, anche se spesso più costosi e complessi.
Normative e controlli sulla presenza di cloro nell’acqua
Le normative nazionali e internazionali prevedono controlli rigorosi sulla qualità dell’acqua potabile, inclusa la concentrazione di cloro. In Italia, l’ARPA (Agenzia regionale per la protezione ambientale) effettua controlli periodici, e le aziende di distribuzione idrica sono obbligate a rispettare i limiti di legge.
Per i cittadini, è possibile richiedere analisi dell’acqua domestica presso laboratori autorizzati, soprattutto se si utilizza acqua di pozzo o di sorgente privata.
Idrika come può aiutare per ridurre il cloro nell’acqua potabile
I professionisti di Idrika, specializzati nel trattamento e nella gestione delle risorse idriche, possono offrire diverse soluzioni efficaci per affrontare il problema del cloro nell’acqua potabile. Ecco come possono aiutarti:
1. Analisi e Valutazione della Qualità della tua Acqua
– Test chimici e microbiologici: Per determinare la concentrazione di cloro residuo e altri contaminanti presenti nell’acqua.
– Valutazione delle fonti: Per identificare le cause della presenza di cloro e valutare l’efficacia dei sistemi di trattamento attuali.
2. Ottimizzazione del Processo di Disinfezione
– *Riduzione del cloro residuo: Attraverso tecniche di regolazione e dosing più precise, per mantenere un livello di disinfezione ottimale senza eccessi.
– Alternativi al cloro: Come l’ozono o i sistemi di UV, che disinfettano senza lasciare residui di cloro.
3. Installazione di Sistemi di Filtrazione e Rimozione del Cloro
– Filtri a carbone attivo: Sono molto efficaci nel rimuovere il cloro dall’acqua potabile. Questi ne migliorano il gusto e riducendo i rischi di esposizione.
– Sistema di trattamento avanzato: Come filtri a carbone di grado industriale, ultrafiltrazione o osmosi inversa, se necessario.
4. Consulenza su Normative e Standard di Sicurezza
– Idrika può fornire supporto per conformarsi alle normative italiane ed europee sulla qualità dell’acqua potabile. Idrika assicura che i livelli di cloro siano entro i limiti ammessi.
5. Manutenzione e Monitoraggio Continuo
– Programmi di monitoraggio regolare per garantire che i livelli di cloro siano mantenuti correttamente nel tempo.
– Manutenzione preventiva degli impianti di trattamento.
6. Formazione e Sensibilizzazione
– Educare il personale e gli utenti sulla qualità dell’acqua e sulle tecniche di gestione per mantenere un’acqua potabile sicura e di buona qualità.

In Conclusione, possiamo dire che il cloro…
Il cloro nell’acqua svolge un ruolo fondamentale nel garantire che l’acqua potabile sia sicura e priva di microrganismi pericolosi. La sua presenza, regolamentata e controllata, ha contribuito a migliorare la salute pubblica e a prevenire epidemie. Tuttavia, è importante essere consapevoli dei possibili effetti collaterali e adottare misure per ridurre l’esposizione, come l’uso di filtri o la corretta gestione dell’acqua.
Se vuoi bere acqua di qualità, informarti, sulla qualità dell’acqua del tuo territorio e adottare semplici accorgimenti può fare la differenza.
Ricorda che l’acqua è un bene prezioso, e garantire che sia sicura e buona da bere è una responsabilità di tutti.







