LE MICROPLASTICHE, INQUINANTI NASCOSTI NELL’ACQUA

le microplastiche

Le microplastiche sono frammenti di plastica molto piccoli, generalmente con dimensioni inferiori a 5 millimetri. Possono derivare dalla frammentazione di oggetti di plastica più grandi o essere prodotte direttamente sotto forma di microsfere. La presenza diffusa di microplastiche è diventata una preoccupazione ambientale globale.

Queste particelle possono entrare nell’ambiente da varie fonti. Usura di oggetti di plastica e rilascio di microsfere da prodotti di consumo come detergenti e cosmetici, oltre la degradazione di rifiuti di plastica. Le microplastiche contaminano gli ecosistemi acquatici. Esse influenzano la fauna marina ed entrano nelle catene alimentari, con potenziali impatti sulla salute umana.

Le microplastiche diffuse nell’ecosistema

La gestione sostenibile dei rifiuti, la riduzione dell’uso della plastica e la ricerca di soluzioni per mitigare la presenza di microplastiche sono essenziali per affrontare questa problematica ambientale.

Le microplastiche possono essere trovate in vari ambienti, con una distribuzione diffusa in tutto il mondo. Alcuni dei principali luoghi in cui si trovano includono:

Oceani e Mari: Le microplastiche possono entrare negli oceani e mari attraverso fiumi, scarichi urbani e industriali, oltre che dalla frammentazione di oggetti di plastica;

Fiumi e Laghi: I corpi d’acqua dolce possono contenere microplastiche, trasportate da fiumi, laghi e altri affluenti;

Suolo Agricolo: Le microplastiche possono raggiungere il suolo attraverso l’uso di fertilizzanti o prodotti contenenti particelle di plastica;

Aria: Studi recenti hanno evidenziato la presenza di microplastiche nell’aria, probabilmente trasportate da vento e precipitazioni;

Alimenti e Bevande: Le microplastiche possono essere presenti in alimenti e bevande, poiché possono contaminarsi durante la produzione, il confezionamento o il trasporto.

La presenza di microplastiche in così tante aree sottolinea la complessità e l’ubiquità di questa problematica ambientale. Ridurre l’uso della plastica, migliorare la gestione dei rifiuti e sviluppare soluzioni sostenibili sono essenziali per affrontare questo problema.

Le microplastiche presenza nell’organismo umano

Le microplastiche rappresentano un problema per la salute umana principalmente attraverso la catena alimentare. Ecco alcuni motivi:

Ingerimento accidentale: Le microplastiche sono state trovate in alimenti e bevande. Cibi come pesce, frutti di mare, sale marino e acqua potabile, che sono quotidianamente consumati dall’uomo;

Dimensioni ridotte: A causa delle loro dimensioni minuscole, le microplastiche possono essere ingerite facilmente senza che ci si accorga, e ciò aumenta il rischio di accumulo nel corpo;

Possibili effetti sulla salute: Nonostante la comprensione completa degli impatti sulla salute umana sia ancora in fase di studio, alcune ricerche suggeriscono che le microplastiche potrebbero potenzialmente veicolare sostanze chimiche tossiche e avere effetti sulla salute;

Infiammazione: L’ingestione di microplastiche potrebbe causare infiammazioni o reazioni nel tratto gastrointestinale;

Difficoltà nella rimozione: Una volta nel corpo, le microplastiche sono difficili da eliminare, con un accumulo costante nel tempo.

le microplastiche nel mare

Sistemi di filtraggio dell’acqua

È importante sottolineare che la ricerca su questo tema è in corso, e si stanno conducendo ulteriori studi per comprendere appieno gli impatti delle microplastiche sulla salute umana. Nel frattempo, la prevenzione della contaminazione da microplastiche attraverso la riduzione dell’uso della plastica e la gestione sostenibile dei rifiuti rimane cruciale.

I sistemi di filtraggio per il trattamento delle acque risultano essere efficaci nel ridurre la presenza di microplastiche nell’acqua. Alcune tecniche e dispositivi includono filtri:

per L’acqua a Carbon Block: Questi filtri utilizzano un blocco di carbone attivo per rimuovere impurità, inclusi alcuni tipi di microplastiche;

a Membrana: Sistemi di filtraggio a membrana, come quelli basati sulla tecnologia di osmosi inversa, rimuovono particelle microscopiche, inclusi i frammenti di plastica;

a Griglia Fine: Filtri con griglie molto sottili possono intrappolare particelle di dimensioni ridotte, tra cui microplastiche;

Filtraggio Mediante Fibre: Alcuni sistemi utilizzano fibre speciali o materiali che studiati per catturare microplastiche durante il processo di filtrazione;

Filtrazione Multistrato: Combinare diversi tipi di filtri in un sistema multistrato può aumentare l’efficacia nel rimuovere le microplastiche.

È importante notare che nessun sistema di filtraggio è completamente infallibile. La scelta del sistema dipende dalle specifiche esigenze e dalla fonte dell’acqua. Ridurre l’uso della plastica a monte, migliorare la gestione dei rifiuti e promuovere pratiche sostenibili rimangono approcci fondamentali per affrontare il problema delle microplastiche.

Allerta microplastiche Gibilterra

Accenno sull’osmosi inversa

I sistemi di osmosi inversa (RO, Reverse Osmosis) sono noti per essere molto efficaci nel rimuovere una vasta gamma di contaminanti dall’acqua, inclusi i frammenti di microplastiche. La tecnologia di osmosi inversa funziona mediante una membrana semipermeabile che trattiene particelle di dimensioni superiori a molecole d’acqua.

Ecco come un sistema di osmosi inversa affronta le microplastiche. Egli sfrutta membrane con dimensioni dei pori compresa tra 0.1 e 0.001 µ (micron):

Fase di Prelavaggio: L’acqua passa attraverso un pre-filtro per rimuovere particelle più grosse e impurità sospese;

Osmosi Inversa: L’acqua viene spinta attraverso una membrana semipermeabile che trattiene contaminanti. Tra questi sono inclusi i frammenti di microplastiche, lasciando passare solo le molecole d’acqua;

Fase di Post-Filtrazione: Alcuni sistemi di osmosi inversa includono filtri post-membrana per migliorare ulteriormente la qualità dell’acqua, rimuovendo eventuali residui.