BOLLITURA DELL’ACQUA, SFATIAMO UN MITO
Succede in milioni di case quando si pensa all’acqua bollita per cucinare o sterilizzare qualche cosa. Ci viene in mente, ad esempio, cuocere la pasta o far bollire un “ciuccio” se cade a terra. Nel caso della pasta possiamo dire una cosa certa. Perché si aggiunge il sale all’acqua della pasta? Si aggiunge perché altrimenti l’acqua risulta essere “sciapa”. Quindi, quando diciamo che acquista sapidità vuol dire che assorbe sale dall’acqua, in questo caso aggiunto da noi.
ASSORBE SOLO IL SALE? OVVIAMENTE NO
Oltre al sale, ovviamente, assorbe anche tutte le altre impurità o agenti chimici, contenuti nell’acqua del rubinetto di casa. Quindi anche per il “ciuccio” dei neonati succede la stessa cosa. Lo mettiamo a bollire dopo che è caduto a terra pensando di sconfiggere batteri che possono essersi attaccati una volta venuto a contatto con il pavimento. Quello che succede è proprio l’opposto, gli agenti contenuti nell’acqua potrebbero attaccarsi alla gomma dell’oggetto neonatale.
COME IL PROCESSO FISICO MIGLIORA LE CARATTERISTICHE ORGANOLETTICHE DELL’ACQUA
Bollire l’acqua non la rende pura come molte persone pensano. L’acqua non diventa ne pura e né più sicura. Infatti, sottoponendola al principio di ebollizione (acqua bollita), non si eliminano le sostanze inquinanti presenti in essa. Questo errore lo fanno in molti, certo, possiamo dire che l’acqua bollita può darci molti benefici, ma non sicuramente sotto l’aspetto della depurazione stessa. L’acqua che circola nella rete idrica delle nostre città raccoglie impurità, detriti, residui di lavori di manutenzione, ruggine, sostanze chimiche e tutto ciò che trova sul suo percorso.
COSA SUCCEDE CON LA BOLLITURA?
Quindi, quando si fa bollire l’acqua, il volume del liquido si riduce creando una maggiore concentrazione delle sostanze non volatili. Esse non vanno via con la bollitura (residuo fisso). Quindi avremo una parte buona, il vapore, che evaporando non utilizzeremo mai. Lasceremo, così, quella che andremo ad utilizzare con una concentrazione di residuo fisso più alta in origine.
ACQUA BOLLITA E I METALLI PESANTI
In conclusione, possiamo così dedurre, che l’acqua bollita di cui non si conosce la provenienza può portare danni al nostro organismo. Basti pensare che tra i componenti inorganici contenuti nell’acqua potabile alcuni vengono considerati tossici e questi sono quelli che comunemente vengono chiamati “metalli pesanti” come ad esempio cadmio, mercurio, nichel, cromo, ecc. Per i metalli pesanti abbiamo due provenienze, quelli presenti in natura o quelli derivanti dalle attività umane.
Ecco i due casi
Nel primo caso li troveremo sottoforma di composti poco solubili derivati dall’erosione delle rocce, come ossidi e solfuri, e quindi non contaminanti per le acque. Mentre non risulterebbero così innocui, quelli derivati dalle attività umane. Essi hanno una soglia di concentrazione ammessa molto bassa (un milionesimo di grammo per litro) per cui è sufficiente una piccola quantità di cadmio (5 milligrammi in un metro cubo, ad esempio) per rendere un’acqua non idonea ad uso potabile.
ACQUA BOLLITA: UNA BURLA MEDIATICA
Come è noto, oggi i mass-media ci propinano in continuazione rimedi “della nonna” per purificare l’acqua. Lo sapete qual è l’acqua più pura esistente in natura? La risposta è l’acqua distillata. E lo sapete come si ottiene l’acqua distillata? Si ottiene dall’evaporazione dell’acqua, che, come per la pasta, mettiamo a bollire. Quindi se il vapore è la parte pulita, dove rimane la parte sporca? Nella pentola dove poi ci caliamo la pasta che mangiamo. Per cui possiamo dire che non ci sono “rimedi della nonna” per cibarsi con acqua pulita. Ricapitolando, l’unico modo per usare o bere “acqua pulita” è quello di valutare l’installazione di un impianto di depurazione dell’acqua che attraverso l’ausilio di filtri e membrane è capace di affinarla rendendola pura e sicura.
ACQUA BOLLITA? NO, PREFERISCO UN DEPURATORE
Tuttavia, al giorno d’oggi si pensa che l’acqua che beviamo sia pulita perché la vediamo trasparente, ma in realtà nasconde numerose insidie per il nostro organismo. La popolazione in genere è diffidente all’acquisto di un impianto di depurazione, pensando che sia una spesa inutile, preferendo così l’acquisto dell’acqua in bottiglia. Ma anche l’acqua in bottiglia nasconde insidie importanti. Ad esempio, ore sotto al sole nei depositi dei supermercati, fanno si che anche l’acqua all’interno possa alterarsi, rendendo così nocive alcune parti di essa.
QUALE SOLUZIONE ADOTTARE
Quindi la soluzione migliore è adottare un depuratore d’acqua. Se mettiamo a confronto i costi e i benefici che un depuratore d’acqua ci può dare, sicuramente non esiste prezzo per avere una vita migliore. Per andare in contro alle esigenze di ogni famiglia esistono numerose tipologie di impianti da adottare.