Nel momento in cui bisogna scegliere l’addolcitore d’acqua, le domande a cui dare risposta sono tante. Ciononostante, siete anche a buon punto, perché se avete scelto l’addolcitore e non un altro sistema, vuol dire che partite quantomeno con il vantaggio di sapere che:
- L’addolcitore è il solo metodo capace di eliminare (o ridurre, secondo gusti) in maniera definitiva il calcare;
- Le normative stesse indicato l’addolcitore quale soluzione migliore per affrontare il problema del calcare.
Numero di litri e dimensione dell’addolcitore d’acqua
Questo dispositivo varia in base al numero di litri. Per un uso domestico ci si muove dai 7 litri fino – abbondando – ai 50. Questa misura indica la capacità di produrre acqua addolcita per ogni singolo ciclo e influenza non poco anche le dimensioni stesse dell’apparecchio. Per capire di massima quanto è grande un addolcitore d’acqua, prendiamo una misura contenuta, ossia un 12 litri. In questo caso bisogna calcolare un ingombro di circa 70 cm di altezza, 20 di lunghezza e 36 di profondità.
Capire qual è la misura giusta per il fabbisogno domestico vuol dire comprendere anche se lo spazio in cui dovrebbe essere installato l’addolcitore è sufficientemente grande. Va detto che, nel caso in cui il nostro fabbisogno sia ridotto e, ciononostante, non abbiamo sufficiente spazio, ci si può sempre orientare verso la scelta dell’addolcitore idodinamico e volumetrico.
Quanti litri sono necessari in un addolcitore?
Il calcolo dei litri dipende principalmente da due variabili:
- Quanta acqua bisogna addolcire,
- Qual è la durezza dell’acqua da trattare.
Una famiglia di quattro persone può essere facilmente servita da un addolcitore di 8 litri fino a una durezza di 30 °F (gradi francesi); da 31 a 45 °F deve essere di 15 litri; oltre i 45 °F meglio un 25 litri. Quest’ultimo, viceversa, può essere sufficiente per un’abitazione di anche 14 persone per un massimo di 25 °F.
Scegliere il modello adeguato alla nostra vita
Insomma, l’acquisto di un addolcitore non può essere un’operazione self-service, sul modello di altri elettrodomestici. Non parliamo di comprare una lavastoviglie, per la quale ti bastano poche informazioni che, probabilmente, già conosci.
Scegliere l’addolcitore vuol dire anche fare un’analisi delle caratteristiche dell’acqua, eventualmente prevedere una doppia linea (una che serve l’acqua da bere, l’altra quella per i servizi), calcolare bene gli spazi e gli ingombri, anche quello necessario alla manutenzione. Soprattutto, è fondamentale sapere quale acqua scorre nel proprio quartiere, specie in alcune aree di Napoli dove la durezza supera i 50 °F. Per questo motivo occorre rivolgersi agli esperti che, senza impegno, valutano le caratteristiche dell’acqua che scorre in casa, in maniera più precisa di quanto comunicato dal gestore nei punti di prelievo (che non sono mai casa propria).
Scegliere l’addolcitore vuol dire anche fare un’analisi delle caratteristiche dell’acqua, eventualmente prevedere una doppia linea (una che serve l’acqua da bere, l’altra quella per i servizi), calcolare bene gli spazi e gli ingombri, anche quello necessario alla manutenzione. Soprattutto, è fondamentale sapere quale acqua scorre nel proprio quartiere, specie in alcune aree di Napoli dove la durezza supera i 50 °F. Per questo motivo occorre rivolgersi agli esperti che, senza impegno, valutano le caratteristiche dell’acqua che scorre in casa, in maniera più precisa di quanto comunicato dal gestore nei punti di prelievo (che non sono mai casa propria).