I PROBLEMI CON L’ACQUA CORRENTE CHE POTRESTI FACILMENTE RISOLVERE

acqua corrente

Alzi la mano chi non ha mai corso verso il rubinetto di casa con l’intenzione – magari con il vero e proprio desiderio – di bere o sciacquarsi la faccia e di dover poi desistere perché l’acqua usciva marrone. Ebbene, questo è solo uno dei problemi più frequenti che chiunque può avere avuto con l’acqua della rete idrica. La quale, è bene ricordarlo, è una benedizione e va sempre ringraziato il progresso tecnologico e sociale che ci permettono di usare acqua fresca e pulita in casa. Nella maggior parte dei casi, si tratta inoltre di acqua che rispetta i requisiti di potabilità, almeno fino all’allaccio con il condominio. Eppure… l’acqua corrente causa grandi e piccoli problemi che potremmo risolvere molto facilmente.

1. Acqua corrente marrone o dal sapore sgradevole

Iniziamo dal problema accennato in apertura: l’acqua apparentemente sporca può essere dovuta alla ruggine o a un eccesso di concentrazione di manganese. Di solito non si tratta di quantità pericolose per la salute dell’uomo, se almeno si fa riferimento ad eventi occasionali e di breve durata. Allo stesso modo, l’acqua dal sapore cattivo può essere un effetto dei cosiddetti bagni di cloro, fatti per sterilizzare l’acqua dopo lavori alla rete idrica. In un caso come nell’altro, un depuratore d’acqua eliminerebbe alla base ogni problema dovuto a minerali in eccesso o patogeni.

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2. Il getto d’acqua corrente incontrollabile

Può accadere che aprendo l’acqua del rubinetto, il getto sia incontrollabile e gli schizzi travolgano te, lo specchio e tutte le superfici appena lavate. Ebbene, questo è il segno più evidente che le incrostazioni di calcare si sono impossessate del frangigetto e hanno ora il potere di “sparare” acqua come bambini sulla spiaggia. In questo caso sarebbe sufficiente un addolcitore di acqua per eliminare in maniera definita il calcare in eccesso.

3. Il blocco della caldaia

La caldaia va spesso in blocco? Colpa della scheda, della fiamma pilota, del vento o della pressione bassa? La parola va allo specialista, ma vedrai che spesso c’entra il calcare, specie in territori in cui l’acqua ha un elevato grado di durezza… come quella di alcuni quartieri di Napoli. Il fatto è che, specie se portata a temperature oltre i 45 °C, l’acqua dovrebbe essere sottoposta a processo di addolcimento.

4. Le liti per quale acqua acquistare

L’eterna questione di acqua liscia o gasata oppone schiere di consumatori che, se appartenenti allo stesso nucleo familiare, possono scontrari anche quotidianamente attorno al tavolo della cena. Tra chi la vuole senza bolle e chi con, si finisce per scontentare sempre qualcuno. Certo, si possono acquistare casse d’acqua per i due gusti, ma se ne finisce una ecco che scoppia il caos o insesati scioperi della sete. Quanto sarebbe più facile la vita con un depuratore a tre uscite: una per l’acqua fredda, una per l’acqua oligominerale e un’altra per l’acqua frizzante.

5. Vestiti infeltriti

Puoi comprare i migliori ammorbidenti, leggere attentamente le istruzioni della lavatrice, guardare i tutorial del guru del lavaggio… ma, se l’acqua utilizzata per la tua lavatrice è “calcarea”, qualsiasi accortezza è vana. Un’acqua con un elevato grado di durezza causa l’infeltrimento degli indumenti, riducendone elasticità e longevità. Ovviamente esistono detersivi che affrontano questo problema, ma si tratta sempre di una soluzione non definitiva, che impone un acquisto periodico che pesa ulteriormente sull’economia domestica. La soluzione definitiva? Basterebbe un comune addolcitore, sia esso fisso o portatile, che porterebbe beneficio non solo ai capi lavati, ma anche – come vsto – ad elettrodomestici in generale e pulizia dei sanitari.

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